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2016/10

Glenn Thrush di Politico era colluso con la campagna di Clinton, secondo alcune e-mail trapelate

Le e-mail di Podesta continuano a trapelare, per gentile concessione di Wikileaks. In alcune delle ultime serie di e-mail scopriamo che Glenn Thrush, corrispondente politico capo e redattore senior di Politico, ha colluso con John Podesta, il presidente della campagna presidenziale di Hillary Clinton, per assicurarsi che il gli articoli pubblicati su Politico sono piaciuti al presidente.

Secondo Wikileaks, di nuovo avanti 29 Aprile 2015, Thrush ha scritto e ha chiesto a Podesta di parlare di una storia di raccolta fondi a cui stava lavorando. Voleva assicurarsi che tutte le sezioni che menzionavano Podesta fossero realizzate in modo soddisfacente. Podesta lo informò gentilmente il giorno dopo che era dispiaciuto per il ritardo dovuto al fatto di essere sull'aereo ma che avrebbe dato volentieri un'occhiata al pezzo prima di pubblicarlo. Thrush ha risposto, dicendo...

"Non preoccuparti, perché sono diventato un hacker, ti invierò l'intera sezione che ti riguarda. Per favore, non condividere o dire a nessuno che ho fatto questo. Dimmi se ho fatto un casino [sic]"

Il pezzo è stato pubblicato il 1 maggio 2015 con sottotitoli di Glenn Thrush e Anna Palmer. Presenta molte delle stesse sezioni che Thrush ha inviato a Podesta nell'e-mail presente su Wikileaks.

Il fatto è che il pezzo non è un'intervista con John Podesta. È menzionato cinque volte nel pezzo in riferimento ad altri argomenti discussi nel pezzo, ma Podesta non è citato da nessuna parte, quindi non c'era motivo per Thrush di preoccuparsi di ciò che Podesta e la campagna di Clinton pensavano del pezzo. Ancor di più, non c'era motivo di chiedere alla campagna di Clinton di dare un'occhiata all'articolo prima di pubblicarlo.

Questa e-mail si collega ad altre e-mail di Podesta che rivelavano che anche i principali siti web di media come l'Huffington Post e l'Associated Press, insieme alla CNN, colluso con la campagna di Clinton per la stampa positiva. La corruzione dei media e le giravolte in atto sono letteralmente diventate troppo evidenti per essere ignorate.

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