Twitter ha finalmente lanciato il martello su Alex Jones e gli account Infowars su Twitter. Dopo aver inizialmente evitato di bandire Jones dalla piattaforma perché sostenevano che non aveva violato nessuna delle loro regole, e dopo avergli concesso una sospensione di una settimana poco dopo, la società è passata a bandire permanentemente Jones dalla piattaforma dopo la conclusione di un'udienza al Congresso. .
Oggi siamo definitivamente sospesi @realalexjones ed @infowars da Twitter e Periscope. Abbiamo intrapreso questa azione sulla base delle nuove segnalazioni di Tweet e video pubblicati ieri che violano le nostre norme sul comportamento offensivo, oltre alle violazioni passate degli account. https://t.co/gckzUAV8GL
- Twitter sicurezza (@TwitterSafety) 6 settembre 2018
Continueremo a valutare le segnalazioni che riceviamo riguardanti altri account potenzialmente associati a @realalexjones or @infowars e agiremo nel caso in cui vengano segnalati contenuti che violano le nostre regole o se altri account vengono utilizzati nel tentativo di aggirare il loro divieto.
- Twitter sicurezza (@TwitterSafety) 6 settembre 2018
Alex Jones e gli account di Infowars non sono stati gli unici colpiti. Secondo l'utente nero di Twitter, Hotep Jesus, anche il collaboratore di Infowars Paul Joseph Watson è stato sospeso per 12 ore.
Paul Joseph Watson sotto sospensione#AlexJones #Informazioni pic.twitter.com/KPve1JkQI8
— Hotep Jesus RIP POPSON (@VibeHi) 6 settembre 2018
Ritornare Agosto 6th, Facebook, Apple, Spotify e YouTube hanno deciso di bandire Alex Jones e Infowars dalle loro piattaforme lo stesso giorno. Due giorni dopo Disqus ha anche vietato Infowars e i canali affiliati del sito. Diversi giorni dopo Vimeo ha anche bandito Infowars.
Twitter, intanto, ha precisato che all'epoca Alex Jones non aveva violato i termini di utilizzo e quindi non lo avrebbero bannato come tutti gli altri. Jack Dorsey, l'amministratore delegato di Twitter, ha dichiarato di non voler soccombere alle pressioni esterne e che, se ciò accadesse, il servizio sarebbe dettato dalle loro opinioni personali piuttosto che dagli standard di servizio.
Account come quello di Jones possono spesso sensazionalizzare i problemi e diffondere voci infondate, quindi è fondamentale che i giornalisti documentino, convalidino e confutino direttamente tali informazioni in modo che le persone possano formarsi le proprie opinioni. Questo è ciò che serve meglio alla conversazione pubblica.
- jack (@jack) 8 Agosto 2018
Ma sembra che questa posizione sia cambiata e ora Twitter ha ufficialmente bandito Alex Jones e Infowars dalla piattaforma.
Questa non è una sorpresa dato che Twitter impiega strumenti come gli shadowban, che impediscono ad altri di vedere i contenuti di determinati utenti.