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2020/01

La base di giocatori di Destiny 2 su Stadia diminuisce del 58% un mese dopo l'uscita

La base di giocatori per Destiny 2 su Google Stadia ci dà un'idea abbastanza chiara di quali siano le statistiche generali sugli utenti per il nuovo servizio di streaming, lanciato solo di recente nel Novembre del 2019. Sono emerse alcune nuove statistiche e la situazione non sembra buona per Stadia.

Paolo Tassi di Forbes ha scritto un articolo confrontando i numeri tra le piattaforme e ha dovuto ammetterlo nel frattempo Destiny 2 non è più il cattivo ragazzo del quartiere, ha ancora numeri costantemente impressionanti su PC, PS4 e Xbox One. Stadi? Non così tanto.

Forbes ha preso le cifre da Warmind, che delineava la base di giocatori durante il mese di lancio di novembre e quali erano le cifre un mese dopo.

Di seguito sono riportati i dati di novembre 2019 per piattaforma:

  • PC: 494,000
  • PS4: 454,000
  • Xbox: 331,000
  • Stadi: 19,400

Di seguito sono riportati i dati di dicembre 2019 per piattaforma:

  • PC: 437,000
  • PS4: 435,000
  • Xbox: 313,000
  • Stadi: 8,020

Come notato da Forbes, c'è stato un calo del 58.7% nei giocatori attivi su Stadia, mentre il calo su PS4 e Xbox One non era assolutamente vicino allo stesso livello quando si trattava di tassi di abbandono.

La PS4 ha registrato un calo del 4.2% da novembre a dicembre, mentre la Xbox One ha registrato solo un tasso di calo del 4% da novembre a dicembre.

Reporter drammatico residente YongYea si è affrettato a riferire la notizia, sottolineando che arrotondando i numeri il calo si avvicina al 60%.

È abbastanza ovvio che Stadia non sta andando così bene, ma non dovrebbe essere una sorpresa dato che il periodo precedente al lancio è stato uno spettacolo di clown assoluto.

Sembra che quasi nessuno ci giochi comunque, ed è dubbio che questi numeri si riprenderanno presto, se non del tutto, soprattutto perché l'attuale infrastruttura non è molto accomodante nei confronti dello streaming di giochi.

Non userò mezzi termini né eufemismi per descrivere la situazione: sono felice che Google stia soffrendo, e spero che questa sia una lezione per altre aziende là fuori per lasciare le sciocchezze anti-consumatore sul tavolo a cui appartengono.

(Grazie per l'app di Gemma Ham)

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