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2020/05

La recensione di Unz bandita da Facebook

Facebook sta ulteriormente eliminando qualsiasi voce dissenziente contro la narrativa consolidata che circonda la copertura del coronavirus. L’ultima vittima della loro censura è The Unz Review, un’organizzazione giornalistica indipendente che a volte condivide prospettive provocatorie e scomode sulla copertura delle notizie mainstream (e non così mainstream). Apparentemente la loro opinione sul coronavirus potenzialmente utilizzato come copertura per possibili omicidi di importanti esponenti iraniani era una domanda troppo difficile da accogliere per Facebook, e quindi l’intera pagina Facebook è stata bandita.

Hanno fatto un articolo sul divieto di nuovo 1 maggio 2020, con Ron Unz che spiega...

“I miei giornali mattutini avevano recentemente menzionato i piani di Facebook per reprimere la disinformazione relativa all’epidemia di Covid-19 in corso, e probabilmente, come la maggior parte degli altri lettori, mi sono limitato ad annuire. Dopotutto, molti americani potrebbero morire se degli eccentrici o dei burloni iniziassero a promuovere cure altamente dubbie per la malattia mortale, forse addirittura suggerendo che le persone dovrebbero iniettarsi il Lysol per scongiurare un’infezione.

"Tuttavia, quelle blande dichiarazioni pubbliche hanno assunto un significato completamente diverso ieri pomeriggio quando ho scoperto che tutto il materiale di The Unz Review era stato improvvisamente bandito per presunte violazioni degli "standard comunitari" e la nostra pagina Facebook eliminata."

Ora non è dimostrato che sia stata proprio la copertura del coronavirus a provocare il divieto, ma Unz sospetta fortemente che sia stata la crescente popolarità dell'articolo pubblicato su Aprile 21st, 2020 intitolato “Pravda americana: la nostra catastrofe del coronavirus come contraccolpo della guerra biologica?”

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Se provi a visitare il loro pagina Facebook ti trovi davanti al messaggio di cui sopra.

Questo tipo di repressione non sorprende, dato che abbiamo visto Facebook intensificare le misure contro ciò che chiama "disinformazione", "comportamento non autentico" e "manipolazione della piattaforma". Recentemente hanno vietato Gruppi, pagine e utenti QAnon che si associavano al movimento.

Ora sembra che stiano prendendo di mira chiunque al di fuori del mainstream condivida opinioni che non sono in linea con la narrativa che stanno cercando di trasmettere alla popolazione.

(Grazie per il suggerimento ljb)

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