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2017/07

La legge russa su Internet vieterà presto le VPN e imporrà presto le app di chat agli utenti ID

La censura di Internet sta per salire di livello in Russia a partire dal 1 novembre 2017, quando entrerà in vigore una nuova legge che rende illegale l'utilizzo di VPN o TOR per accedere ai siti Web etichettati dall'establishment russo come illegali.

Reuters riferisce che il governo russo sta vietando le reti private virtuali, le utilità TOR e gli strumenti per garantire l'anonimato agli utenti di Internet durante la navigazione sul web.

Reuters sostiene che Leonid Levin, capo del comitato per la politica dell'informazione della Duma, sostiene che la nuova legge non è intesa a colpire i cittadini russi rispettosi della legge, ma solo coloro che tentano di accedere a “contenuti illegali”.

La legge federale sulle tecnologie dell'informazione è stata recentemente aggiornata Luglio 29th, 2017 con i nuovi emendamenti che delineano come le app di chat e i servizi di messaggistica devono utilizzare un numero di telefono legittimo per l'account. Questa misura si applica anche ai servizi di social media come Twitter, Facebook e Discord. Sarà obbligatorio avere un numero di telefono legittimo allegato al tuo account, nel caso in cui fai qualcosa che va contro lo stabilimento e richiede un'indagine, richiederanno un facile accesso al tuo account e informazioni di contatto legittime.

L'obbligo di identificazione del numero di telefono per i social media non entrerà in vigore fino al 1° gennaio 2018.

Questa mossa segue l'esempio della Cina che ha vietato anche i servizi VPN e ha represso i servizi di live streaming, cosa avvenuta l'estate scorsa, come riportato da Tech Crunch.

Non sorprende che sia la Cina che la Russia si siano classificate tra i due paesi le principali nazioni che non sono molto “libere” quando si tratta di accesso a Internet. In effetti, la Cina si è classificata al primo posto e la Russia al secondo.

Alcuni rapporti indicano che questa particolare mossa da parte dell'amministrazione Putin è stata quella di frenare il possibile flusso di informazioni che potrebbero ostacolare le elezioni russe del 2018.

Nonostante l’accesso alle informazioni sia ai massimi storici nel mondo, sembra esserci anche una recente e aggressiva spinta a mettere in quarantena il modo in cui le persone sono in grado di accedere a tali informazioni in determinati stabilimenti.

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