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Industry News
2019/01

AT&T lancia la campagna #GreatGame per combattere la "tossicità" nei giochi

Per qualche strana ragione c'è una forte spinta da parte di tutti per cercare di entrare nell'ondata dei “giocatori tossici”. La Volkswagen ha recentemente abbandonato il proprio spot pubblicitario dipingere uomini e giocatori come una sorta di furfanti inutili e inutili, e gli entusiasti media di gioco martellano costantemente la comunità dei giocatori dal 2012 circa. Ebbene, AT&T... sì, la società di telecomunicazioni, ha deciso di impegnarsi nella lotta contro la "tossicità" " con la loro nuova campagna #GreatGame.

Tutto è iniziato con un tweet del 23 gennaio 2018 e una piccola infografica, sfidando i giocatori a “ignorare gli hater” e “rimanere pienamente carichi di positività”. Chiede ai giocatori di aiutare i "n00bs" e di "mangiare snack".

Il tweet si collega a una pagina del blog in alto Sito web di DirectTV, dove viene spiegato che al torneo di e-sport ESL One che si è svolto nel lontano settembre 2018 a Brooklyn, New York, erano presenti Counter-Strike: Global Offensive, AT&T ha iniziato a gettare i semi per la sua campagna #GreatGame.

Secondo il post, si afferma...

[…] AT&T ha lanciato Great Game, una campagna per combattere la tossicità che è diventata così diffusa nel mondo dei giochi online.

 

#GG (Good Game) è sempre stato un mantra popolare per terminare le partite in diversi giochi, tra cui StarCraft e Counter-Strike. Ma stiamo facendo un ulteriore passo avanti incoraggiando tutti i giocatori, professionisti e dilettanti, a utilizzare #GreatGame. Puoi lodare gli altri giocatori per una partita ben giocata e promuovere un ambiente di gioco positivo. Chi non vuole farlo?"

Non entra nell'attacco agli uomini o ai giocatori che tante altre aziende hanno adottato come modo di comunicare, ma alimenta questa narrazione secondo cui i giochi hanno un problema di "tossicità" che deve essere risolto attraverso intervento aziendale. Ciò non è troppo sorprendente dato che nel settembre del 2016, il CEO di AT&T Randall Stephenson si è dichiarato sostenitore di Black Lives Matter, come riportato da CNET. È apparso anche in un video in cui tiene un discorso, in cui fa sapere alla gente quanto è "sveglio" il CEO di AT&T.

Non sono proprio sicuro di chi si aspettino di raggiungere, dato che la maggior parte dei giocatori non andrà su un blog aziendale per leggere notizie sugli e-sport e la maggior parte degli altri giocatori non seguirà l'account Twitter di AT&T per ottenere un conferenza sulla "tossicità" nei giochi.

Sebbene la campagna ovviamente non sia così abrasiva o dogmatica come quella di altre aziende e mezzi di comunicazione là fuori, è comunque una cosa piuttosto stridente vedere una società di telecomunicazioni che cerca di combattere uno spauracchio creato dai media.

(Grazie per il nuovo suggerimento Iswear)

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