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2019/04

Il CEO di Epic afferma che la società smetterà di perseguire accordi di esclusività a una condizione

In una conversazione su Twitter durata un paio di giorni, il fondatore e CEO di Epic Games, Tim Sweeney, ha dichiarato di poter vedere un futuro in cui la sua azienda non solo smetterà di acquistare l'esclusività dei giochi, ma forse addirittura porterà i propri giochi al concorrente Steam. La condizione? Valve dovrebbe prendere una quota minore da tutte le sue vendite su Steam.

Sebbene l'esclusività dei giochi non sia una novità per il pubblico delle console, non è qualcosa con cui il pubblico dei PC ha dovuto fare i conti troppo nel corso degli anni. La ragione principale di ciò è il fatto che c'è solo un grosso cane in quella lotta, ed è il negozio Steam di Valve.

Alla fine dell'anno scorso, Epic Games ha cambiato tutto introducendo l'Epic Games Store. Spronato dalla popolarità di Fortnite, Epic ha sfruttato il suo slancio e il suo conto bancario in crescita per aprire finalmente un negozio che potrebbe potenzialmente affrontare il gigante dei PC noto come Steam. Due cose principali distinguono Epic Games Store dalla concorrenza: acquistava l'esclusività per parecchi giochi e richiedeva solo un taglio del 12% sulle vendite, rispetto al circa 30% di Steam.

Il primo ha arruffato le piume a parecchie persone, poiché non sono molto entusiaste di sentirsi dire dove possono e non possono acquistare determinati titoli. In una conversazione su Twitter questa settimana, Tim Sweeney di Epic ha detto che sarebbe disposto a smettere di occuparsi di esclusività se solo Valve fosse disposta a pagare agli sviluppatori/editori una riduzione maggiore delle vendite dei propri giochi.

Quindi, oltre ad abbandonare il gioco di esclusività, Sweeney afferma che Epic prenderebbe in considerazione anche la possibilità di mettere i propri giochi su Steam se Valve offrisse una riduzione maggiore dei profitti ai creatori di giochi. Sembra una posizione un po' strana, quella di legare la ricerca di accordi esclusivi alle pratiche di un concorrente, ma è interessante che Sweeney abbia deciso di lanciare un guanto di sfida davanti a tutto il mondo.

Secondo i suoi commenti successivi, Sweeney non è un fan del fatto che i giocatori debbano decidere dove vogliono effettuare un acquisto in base a chi ha i diritti esclusivi su quale gioco, anche se la sua azienda è quella che persegue questa pratica. Dice che preferirebbe che le cose tornassero alla gente che acquista giochi da qualunque negozio stuzzichi la loro fantasia, ma è stata l'insistenza di Valve nel prendere una quota maggiore dei profitti che ha forzato la mano di Epic.

Voi ragazzi potete provare a distinguere questa logica nei commenti qui sotto ma, per ora, non credo che Valve abbia alcun interesse a mettere alla prova le affermazioni di Sweeney.

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